sabato 24 maggio 2014

Other lives: Nina Novak

La linea di discendenza dei Novak è lunga tanto quanto la storia di Koroleva e non esisteva una generazione in quella famiglia che non contasse almeno un soldato (se non un ufficiale) nell'esercito del pianeta. Nina nasce a Kansk, una fredda cittadina dell'emisfero settentrionale del pianeta, nel febbraio del 2485 ed è l'unica femmina dopo tre fratelli maschi, tutti e tre ripartiti tra fanteria, genio ed intelligence; per la quarta invece venne scelta una strada diversa. Concluso il primo ciclo di studio, vince una borsa di studi per il corso di Scienze della comunicazione nell'università dell'Alleanza di Xanto. Quando ha solamente vent'anni si sposa con un giovane ufficiale della 4th Fleet e ne prende il cognome diventando Nina Reed; tuttavia nonostante il matrimonio non abbandona gli studi che continua ed affianca ad un lavoro nella testata giornalistica di Sadrany (ottenuto anche grazie all'influenza del marito).

Quando scoppia la guerra e gli Indipendentisti bombardano Sadrany lei non è nella capitale, ma si rifugia tempestivamente in una piccola cittadina periferica che non viene presa di mira dall'attacco. Dopo la laurea, ed a conflitto ormai nel pieno del suo fragore, diventa inviata di guerra a Shadetrack fino alla sua resa; successivamente viene richiamata a Xanto. Finita la guerra, tra le vittime della fine del conflitto c'è anche il nome del marito di Nina, caduto a Serenity Valley; nel 2511 ha soli ventisei anni ed un'ingente eredità lasciatagli dal marito defunto. Anche dopo la guerra continua a lavorare come giornalista. 


Sadrany, Febbraio 2507

Non ha finito di bere il secondo bicchierino di Vodka.
Saranno ormai le due di notte ma non ha nessuna intenzione di rimettere piede nel suo attico lussuoso.
Il locale è grande, dislocato su tre piani sovrapposti: il bar, la pista da ballo, il balcone che si affaccia sulla piazza della capitale; e lui è sull'ultimo piano, con la schiena leggermente piegata in avanti e le braccia poggiate sul corrimano della balconata; la vodka ancora in mano.
Dove hai lasciato la tua giovane fidanzata dell'Alleanza?
Aleksej Romanov ruota il capo, per inquadrare la ragazza bionda che con un sorriso radioso gli si affianca appoggiando la schiena al corrimano della balconata. Ha un lungo vestito nero da sera, liscio, che si adatta perfettamente a quella figura slanciata e dalle forme morbide e lineari. Gli occhi scuri dell'uomo ci impiegano qualche secondo per risalire dallo spacco dell'abito, dalle gambe, agli occhi azzurri e chiari. Anche lei ha della Vodka nel suo bicchiere.
Nina Reed.
Reed, come la figlia del Senatore Reed?
No: come la moglie del figlio del Senatore Reed.
Sposata con un Soldato.
E tu sei su quella strada.
Lei allunga il sorriso, tagliando il viso con un'espressione beffarda. Lui invece torna a guardare davanti a sè, oltre l'affaccio che offre quel grattacielo.
Ho i tuoi ordini, Volkov.
Sentir nominare il suo nome, dopo tutti quei mesi, nel suo accento originale, gli provoca un lungo brivido lungo la schiena.
Credo che tu abbia bevuto troppo, honey.
Ed è a quel punto che la ragazza sussurra qualcosa all'orecchio del nero; una manciata di secondi prima che lei si allontani nuovamente per tornare a poggiarsi sul corrimano.
D'accordo, continua.
Anche lei si gira, dando le spalle al resto del balcone.
La Flotta Indipendentista entrerà nello spazio del Central tra poche ore e sai quanto tempo impiegheranno a giungere qui. Inoltre alcuni soldati Indipendentisti sono già in città in attesa dell'inizio delle operazioni. Quando inizierà l'attacco la base militare di Sadrany sarà la prima ad essere bombardata e la vostra missione sarà di mettere fuori uso le comunicazioni delle base ad attacco iniziato, così che l'attacco possa durare più a lungo; New Moskow non crede nelle potenzialità dei soldati mandati dal Comando sul pianeta, perciò ti vuole nella squadra.
Immagino che non ci sia un piano di recupero.
Immagini bene. Se non lasciate la base prima dell'arrivo dei rinforzi nemici, verrete catturati.
Inspira a fondo; osserva il fondo del bicchiere per bere una lunga sorsata di vodka.
Scoparti una Bluejacks spero sia servito a qualcosa, Romanov.
Penso di si.
Nina ride, si scola il bicchierino di vodka con vorace rapidità.
Se riuscite a raggiungere gli Avenger, posso fornirti una manciata di codici.
Avevi detto che non c'era nessun piano di recupero.
Questo infatti è un favore personale. Io ti fornisco quei codici e ti salvo il culo, tu ti impegnerai a liberarti di mio marito in Guerra. Conosci la sua faccia e so già che verrà mandato su Shadetrack, quando la Flotta sbarcherà anche su quel pianeta.
Tu dai per scontato che l'Intelligence mi manderà in guerra.
Ho letto il tuo fascicolo e conosco la tua storia: quelli come te sono nati per la guerra. Considera la mia proposta solo come un'incentivo sulla scelta del pianeta.
Ivan la guarda di nuovo, ma questa volta con più durezza e dritto negli occhi. Ne riconosce un'autorità che nasconde sotto la giovane età e sotto un atteggiamento sciolto ed elegante; la decisione e la sicurezza nelle sue parole hanno un suono nettamente familiare, dell'odore di Koroleva.
Lo prendo per un sì allora. E a proposito: Golden Hotel, stanza 513, domani sera alle 23.30; sono sicura che anche tu abbia voglia di sentire l'odore di casa.
Si stacca dal corrimano e si allontana; Volkov resta in quella posizione invece, mai cambiata per tutti quei minuti di conversazione. Eppure per molti, troppi, secondi, non riesce a togliere gli occhi dalla schiena nuda, visibile dallo scollo posteriore dell'abito, della giovane bionda.

Quella sera si prenderà anche un terzo bicchiere di vodka.

Nina Novak in Reed, Xanto 2507