venerdì 18 aprile 2014

In the bad liar

Oak Town, Aprile 2516

Marshall lascia cadere la sua sigaretta a terra, prima di tornare ai festeggiamenti.
Quando ti senti, parliamo di quella spalla, Chief.
Ivan opta per restarsene ancora fuori, davanti alla prua della All Saints, per accendersi la Black Mamba lasciatagli dal medico. Tutta la serata non è stato affatto di buona compagnia, preferendo la solitudine e l'aria fresca notturna al calore dell'unione e della compagnia. Molti degli invitati sono andati via, qualcun'altro continua ad allungare i brindisi in onore dei novelli sposi.

Giocherella con una piccola piastrina metallica, militare, che fa passare tra le dita senza nessuna abilità e con movimenti impacciati di quelle. Fumo nero che di tanto in tanto lo costringono a strizzare gli occhi quando gli stessi vengono colpiti dalle fumate.

In chiesa ti ho visto in difficoltà.
Quando sente la giovane voce femminile alle proprie spalle, la mano destra si chiude a pugno nascondendo la piastrina militare all'interno. Riconosce il suono della voce, e l'accento di Shadetrack, di Sarah. Non si volta, ma pizzica via della cenere a terra prima di rispondere.
Le cerimonie religiose non fanno per me.
Ma la ragazza ha un orecchio fine ed una buona vista; inoltre è sicuramente la persona che conosce meglio il capitano di colore. Lei scuote il capo, seguendo il movimento della mano destra dell'uomo e notando quando lui rimette nella tasca del coat nero la piastrina militare.
How'r you?
Ya'v fine.
Due pianeti dello stesso sistema solare, ma che cozzano tra loro per differenze radicate da secoli di civilizzazioni differenti.
Sei un pessimo bugiardo, Capitano.
Non bere troppo, Tyler. Domani mattina riprendiamo la nave e torniamo a Safeport: ho bisogno di un pilota sobrio e sveglio.
La saracinesca metallica del diplomat viene abbassata ermeticamente, lasciando fuori anche la giovane pilota indipendentista. Lei scuote il capo nuovamente, desolata probabilmente; per una manciata di secondi si potrebbe dire che gli occhi della ragazza diventino appena più lucidi e tristi. Si stropiccia gli occhi ed annuisce.
All'alba saremo operativi, Ivan.
Grazie.
La ragazza si ritira, tornando ai festeggiamenti. L'uomo getta a terra la sigaretta solo per accendersene un'altra subito dopo. Riprende nuovamente quella piccola piastrina militare, risalente alla Grande Guerra. Inspira a fondo, la mano sinistra che reggeva la sigaretta si fa più rigida tanto da spezzare, inconsapevolmente, quella cicca appena accesa.