Horyzon, Giugno 2516
Il mandato di comparizione gli da ancora 24 ore di tempo.
Ha tutto il tempo per finire di studiare la sua parte e le diverse possibilità che si troverebbe davanti.
Sta leggendo più volte, sul proprio cortex, la frequenza di Philip Neville: quel ragazzo ha un'ottima memoria - pensa - perfetto per trasportare indizi. E' un Cavallo di Troia.
Intanto il bicchierino di vodka si riempie sempre di più, sul bancone dell'Arcade: viene riempito ogni volta che viene scolato per accompagnare le pillole analgesiche, mentre ripassa a mente un copione dal contenuto quasi del tutto improvvisato.
Un holoschermo trasmette programmi notturni: si parla di Ikon e si parla della scomparsa di Elian Chernenko; si parla del presunto sequestratore: sè stesso.
Quel fottuto negro dovrebbe fare la tessa fine dei bastardi Indipendentisti a Serenity Valley.I toni, ad un tavolo, sono alti. Un gruppo di uomini esaltati, forse ex blujacks, si incitano tra loro come vecchi ultrà sugli spalti di uno stadio di pyramid. Non è stato ancora notato, non finchè il più arrogante del gruppo non gli si affianca per ordinare altro rum.
Tu sei negro come Volkov.Ma non risponde: spegne il cortex, lo formatta con Pandora.
Ehi, sto parlando con te.
Non c'è bisogno che mi sputi in un orecchio.La risposta ha una freddezza assoluta, totale; quasi quanto l'occhiata glaciale che l'uomo ubriaco si ritrova addosso. Rabbrividisce e sbianca, riconoscendo l'interlocutore. Cerca e trova un bicchiere vuoto sul bancone e lo alza con forza.
Sei un fottuto pirata di merda!E cerca di scaricare il bicchiere in faccia al korolevita: ma i riflessi del corer sono lenti, annebbiati e resi barcollanti dall'alcol. Il braccio viene fermato con decisione dalla mano enorme del Capitano dei Devils.
Il corer ubriaco ha solo il tempo di realizzare che un pugno è sulla traiettoria del suo naso
Si ritrova a terra, col naso rotto e sanguinante e rantolando senza forza con la pancia in sù: sembra una tartaruga obesa.
Riprendetevelo e sparite dalla mia vista.L'imperativo evidente del moskovita è duro e cupo, ostile. Gli altri tre uomini eseguono l'ordine uscendo fuori dal pub con estrema agilità. Il barman dietro il bancone manda in gola un respiro di sollievo: non dovrà ricomprare un nuovo bancone quella sera.
Poche ore dopo, riprenderà a bere nel suo appartamento.
Molte ore dopo lascerà Capital City, dopo aver consegnato il mandato di comparizione ad un Caporale dell'Ottava Flotta.