Confine Polaris, Novembre 2515
La corazzata Alaskan capitanata dall'Ufficiale Sanders è a capo della piccola flotta di 16 navi Confederate in rotta di sfondamento verso il confine Polaris, non troppo distante dalla nebulosa che avvolge l'orbita planetaria di Safeport.
L'aria che si respira nelle plance di comando è pesante, nervosa e silenziosa.
I macchinisti controllano che non ci sia neanche la minima perdita nei motori a reazione; i piloti ed i sensoristi controllano che nulla non vada nelle carte navali; gli artiglieri controllano il raffreddamento delle batterie laser e che i siluri siano adeguatamente alloggiati. I capitani restano chi in silenzio, chi cercando di incitare alla calma i propri uomini.
Ormai il confine non è lontano e l'Alleanza ci sta aspettando.
La Renshaw mantiene l'assetto a triangolo poco dietro alla Alaskan e affiancando un altro paio di brigade. Lo sguardo scuro e severo si sposta sul giovane artigliere e sulla ragazza dai capelli rossi che siede alla postazione del timoniere. L'interfono che permette la comunicazione diretta con la sala macchine e con l'ufficiale macchinista.
Mantenere tutti la calma e mantenete l'assetto durante l'attacco: noi saremo il diversivo delle navi cargo e dovremo essere noi a permettere loro di oltrepassare la nebulosa.
E dopo quei brevi ordini di routine, la voce diventa più solenne e decisa; un pugno battuto sul palmo della mano opposta.
E se falliremo, nel rim canteranno le nostre gesta! Ma non falliremo; non oggi. And now, battle stations!
Gli attimi sono rapidi ed il nervosismo si potrebbe quasi toccare con mano quando i sensori navali individuano l'ingente Flotta Alleata in rotta di intercettazione. Due Skyscreaper, decine di Avenger: notevole svantaggio numerico che conta almeno 1 nave confederata contro 3 navi alleate. Eppure gli ordini sono univoci: la flotta guidata dal Capitano Sanders apre la formazione preparandosi ad un ferocissimo scontro spaziale. E mentre le tre corazzate infuriano con mezza centinaia, forse più, bocche di fuoco che illuminano lo spazio, le navi da guerra concentrano il fuoco sul nemico permettendo alle navi cargo, di avanzare verso il confine.
Da dentro la plancia di comando della Renshaw i sensori e le consolle avanzate hanno un chiaro schieramento tattico da seguire. Una delle torpedini viene sganciata contro le navi nemiche, incrinando sensibilmente lo scafo di un Avenger mentre la giovane pilota non fa difficoltà a districarsi dall'intreccio di fasci luminosi che continuamente rischiano di colpire la nave.
Ed intanto nello scenario tattico spaziale le cose cambiano: la formazione Alleata si apre eccessivamente forte della presenza delle due Skyascreaper e infuria contro le navi Confederate. Una delle Brigade esplode proprio davanti alla Renshaw così come un paio di Firefly e di Tomahawk riempiono nello spazio cadaveri, paratie e le provviste di Greenfield.
Ma si è creato un varco nella formazione nemica: disingaggiare non lontano dalle Skyscreaper che affrontano la nave del Capitano Sanders.
L'Alaskan dopo il lungo combattimento ha lo scafo compromesso, prossimo al collasso. Ma Sanders non si fa esplodere senza potarsi dietro i nemici: lo speronamento tra le due corazzate è di una violenza e tragicità inaudita. Entrambe le navi esplodono, in
quella che è la più' grande,
accecante, immensa esplosione che chiunque a bordo della Renshaw abbia mai visto. Molte le
facce di soldati incollati agli oblò' per guardare quel piccolo, terribile suolo
in cui bruciano in un attimo centinaia di vite di entrambe le fazioni.
Quando la Renshaw al comando del piccolo drappello di sole 3 navi cargo, tra le quali un Tomahaw ed una Orient, riesce a seminare la seconda Skyscreaper nella nebulosa di Safeport, il silenzio all'interno ha ormai fatto da padrone.
Volkov, hai ancora quelle sigarette dietro?Non risponde al ragazzo, limitandosi a infilare tra le labbra una delle Cheltenham nere e a lasciare il resto del pacchetto al ragazzo.
Quante navi sono passate?L'ufficiale in sala macchine, dopo aver rimesso i motori a regime domanda sull'esito della battaglia. La ragazza al timone tace, i due altri uomini in plancia si prendono i secondi necessari per dedicare qualche preghiera - o semplice pensiero - alle molte vite perse in quello scontro.
Tre navi, Celsire, oltre la nostra
Le altre sono state abbattute o catturate. Sono affondate con le navi nemiche per permetterci un passaggio sicuro.Il capitano di vascello si rimette in piedi, lasciando la postazione e riassumendo la sua postura marziale, fredda, imperturbabile. La rabbia accumulata quella sera viene digerita con forza così che nulla possa trapelare dalle sue parole. Allontana la Serenity dalle labbra.
Che nessuno dimentichi il Capitano Sanders ed i suoi valorosi uomini. Nè tutti i nostri compagni caduti stasera. Nessuno!Il congedo lento, senza fretta. La nave che, scossa negli animi più che nel fisico, fa rotta verso Bullfinch. Dopo settimane passate fuori Polaris, quella porzione della flotta partita per Greenfield, fa il suo rientro a casa.