Jack McAllister era originario di El Paso, mentre sua moglie Francine di Oak Town. Entrambi nativi di Greenfield da diverse generazioni ed entrambi estremamente legati alla loro terra nativa. Dalla loro unione, nel 2482, nacque Alexander, il quale crebbe secondo le classiche tradizioni rurali tipiche di quel pianeta agricolo. Prima della guerra i McAllister erano abbastanza conosciuti ad Oak Town: un ranch di alcuni ettari che per via delle dimensioni ridotte forniva lavoro solo ad una decina di braccianti; tuttavia i cavalli allevati in quel ranch erano invidiati perfino da mason e Fulham.
A sedici anni, Lex abbandona la scuola e lavora con il padre tra i campi e nei pascoli; spesso accompagna la zia Anne, pilota commerciale, durante i suoi viaggi. Grazie a questa esperienza conosce anche le altre realtà del 'Rim e del Core ed è verso quest'ultimo modo di vivere che si dimostra sempre più scettico e diffidente. Nel 2500 Jack parte per Hera, lasciando l'attività familiare nelle mani del figlio; nei sei anni antecedenti lo scoppio della Guerra, Lex vedrà suo padre poco più di due volte all'anno ed ogni volta che rientra nel suo pianeta nativo racconta della guerra che da un anno all'altro potrebbe scoppiare e per la quale lui stesso si sta preparando, su Hera.
Con lo scoppio della Guerra, Lex si arruola nell'esercito Indipendentista seguendo le orme del padre (Tenente del 15th Reggimento Polaris) e mosso dalla stessa fame di libertà e di indipendenza: i viaggi nel Core non hanno fatto altro che formare in lui uno spirito fortemente critico riguardo la vita e le tradizioni della gente. I primi mesi li passa su Hera durante i quali completa l'addestramento di base; successivamente viene trasferito nel 6th Reggimento Columba con i gradi di Sergente.
Mountrath, Marzo 2508
La cittadina a nord delle Kilmarock, dopo mesi di strenua resistenza nelle trincee durante la campagna invernale, era stata riconquistata. Una postazione tuttavia fragile e difficile da mantenere se non il tempo necessario per resistere e permettere ai civili ed ai feriti di arretrare verso Tallaght. La fanteria e l'artiglieria pesante della Flotta Alleata tuttavia era riuscita a circondare la cittadina costringendo i Soldati Indipendentisti ad affrettare le manovre di ripiegamento.
Lex occupa una delle linee avanzate, di copertura all'interno di una palazzina sventrata e scoperchiata dalle granate e dai colpi dei mortai. Nonostante il sottofondo sia il costante suono dei proiettili e delle esplosioni, la situazione in quella postazione sembra tranquilla. Il Sergente prende del tabacco sintetico per cominciare a rollarlo. Il temporale getta acqua a secchiate rendendo l'operazione del giovane soldato estremamente lenta e complessa. Abbassa la guardia, trovandosi presto sotto mira da uno degli assaltatori nemici. E' un attimo, prima che il Bluejack prema il grilletto; un attimo insufficiente al Browncoat di accorgersi del pericolo e di porre rimedio. Ma prima che il grilletto venga premuto dal nemico, la sua gola viene tagliata di netto dalla lama affilata di un coltello. Il Soldato Alleato crolla a terra, in una pozza di sangue caldo.
Lex guarda l'uomo dalla carnagione nera, rimasto in piedi e che inguaina nel fodero il coltello ancora caldo di sangue.
Grazie.L'espressione del giovane greenler è ancora spaesata per la lentezza in cui quei secondi si sono susseguiti; e trova in risposta a quel ringraziamento uno sguardo scuro e severo del superiore di grado.
Non sapevo fossi qui, Tenente.
Stealth. Mai sentito?
Non è materia d'addestramento.Volkov prende il fucile dalla sua vittima; controlla i proiettili del caricatore prima di infilare gli stessi nelle tasche del giubbotto antiproiettile. Lex si accende la sigaretta, cominciandola a fumare.
Non succederà più.
Se succede, Sergente, mi limiterò a guardare.Stessa sigaretta che agli occhi del sottufficiale sembra essere diventata un boccone troppo grosso da mandare giù, dopo le parole dell'ufficiale. La getta a terra dopo neanche un tiro, spegnendola dentro una delle pozze d'acqua e fango.
Dobbiamo liberare la zona. Alla svelta. Trenta uomini dietro quell'edificio, mortai; niente carri per ora. Cercheranno di catturarne un pò prima di attaccare. Hanno mandato due in pattuglia, ma li ho fatti fuori.
Io non ho sentito niente...Sulle labbra del Tenente si delinea un sorriso leggero ed appena percettibile; scuote lentamente il capo in segno di resa.
Esatto. Comunque: qui non possiamo fare niente. Raduna gli uomini. C'è un corridoio a sudest ancora libero; se ci sbrighiamo riusciamo a raggiungere la squadra di Williams e resistere. Poi ripieghiamo verso le montagne. Tutto chiaro, Sergente?
Limpido, Tenente. E la tua squadra?
Ci aspetta al corridoio; non potevo lasciarvi qui, Sergente. Avanti, muovi il culo!Nuovamente il biondino resta spiazzato, squadrando nuovamente dalla testa ai piedi il grosso graduato di colore e prendendosi una pacca sulla spalla. Deglutisce, annuisce. Muove a raccolta degli ultimi uomini rimasti nella zona, prima di ripiegare in direzione sudest.
Con la fine della Guerra, nella quale ci rimette l'occhio sinistro, dopo aver seppellito suo padre morto a Serenity Valley, Lex rientra nell'Esercito Indipendentista e mettendo in piedi una Cellula di resistenza Indipendentista chiamata Blood Traders. Distrugge e cattura diversi Avengers della Flotta Unionista e guadagnandosi il grado di Ammiraglio durante la Guerra di Polaris comandando il 7th Airborne Array di stanza tra Shijie e Saint Andrew. Attualmente, terminato il secondo conflitto, la sua piccola Flotta continua l'opera di assalto lungo il confine Border-Rim delle navi dell'Alleanza.
Adm. Alexander McAllister, Shijie 2515